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Quello della Responsabilità sociale d’impresa (RSI) è un lungo cammino, dalle radici molto profonde nella storia dell’economia: volendo tracciarne le origini bisognerebbe probabilmente allontanare lo sguardo fino ai padri dell’economia classica, da Adam Smith in poi, passando per Andrew Carnegie, John Maurice Clark e via dicendo. Ma se si volesse individuare effettivamente la messa a punto del concetto di Responsabilità sociale d’impresa, lo studioso fondamentale di riferimento non potrebbe che essere Howard R. Bowen, economista americano e presidente del Grinnell College dal 1955 al 1964.  


Bowen presentò per la prima volta tale modo di pensare nel saggio intitolato “Social Responsibility of Businessman”: qui si proponeva per la prima volta in modo strutturato l’idea che gli imprenditori fossero chiamati ad assumersi delle responsabilità nei confronti della società nel suo insieme, andando quindi oltre il mero obiettivo di crescita economica personale. Pian piano, negli anni successivi, il concetto di Responsabilità sociale d’impresa (o Corporate social responsibility) si diffuse e crebbe, per arrivare ad essere oggi un tema centrale nella gestione delle aziende.  


Vediamo quindi cosa si intende oggi per Responsabilità sociale d’impresa, a partire dalle definizioni date dall’Unione Europea, per vedere poi perché questa è vantaggiosa per l’employer branding

Cos’è la Responsabilità sociale d’impresa (RSI) 

Nel corso degli anni l’Unione Europea nel suo complesso ha attribuito grande attenzione alla Responsabilità sociale d’impresa (in sigla RSI), e in inglese indicata come Corporate Social Responsibility – CSR. Una fondamentale definizione della Responsabilità sociale d’impresa si trova all’interno del Libro Verde della Commissione Europea per “Promuovere un quadro europeo per la responsabilità sociale delle imprese”, datato luglio 2021. Qui si legge che la RSI, secondo la Commissione, “è l’integrazione delle problematiche sociali ed ecologiche nelle operazioni commerciali e nei rapporti delle imprese con le parti interessate”.  


Leggendo la Comunicazione UE n. 681 del 2011, e quindi di 10 anni dopo, la Responsabilità sociale d’impresa è più sinteticamente accostata a “la responsabilità delle imprese per gli impatti che hanno sulla società”. Parafrasando i vari interventi a proposito della RSI da parte dell’UE, con tale concetto si può intendere la capacità dell’impresa di soddisfare al medesimo tempo sia le esigenze dei propri clienti, sia le aspettative degli altri stakeholders, tra i quali si trovano anche i dipendenti e la comunità tutta; e tra le aspettative ci sono per l’appunto anche quelle legate al rispetto per le persone, per il territorio e per l’ambiente. Si capisce allora che l’Unione Europea, andando a promuovere la CSR, mira a creare le condizioni necessarie e favorevoli per lo sviluppo sostenibile ed eticamente responsabile delle imprese

I principi della Responsabilità sociale d’impresa 

Visto che cos’è la responsabilità sociale d’impresa, è possibile fare un ulteriore step, concentrandosi su quelli che devono essere i principi guida di un’azienda che intende migliorare la propria RSI, assumendo quindi un chiaro ruolo sociale facendosi carico degli impatti derivanti dalla propria attività. Si parla quindi di: 


  • Sostenibilità ambientale, sociale ed economica: come è noto sono tre i pilastri della sostenibilità; si parla, quindi, oltre che della capacità dell’impresa di svilupparsi in modo stabile, anche dell’uso consapevole e rispettoso delle risorse ambientali e della valorizzazione delle risorse umane e della comunità
  • Trasparenza e dialogo: l’impresa deve porsi in ascolto e deve dialogare in modo trasparente con gli stakeholders, i quali possono essere portatori d’interesse diretti come indiretti; 
  • Volontarietà: parlando di RSI si va oltre gli obblighi normativi, con l’impresa che è chiamata a impegnarsi in modo volontario e proattivo
  • Qualità: l’agire dell’impresa deve essere votato alla qualità da diversi punti di vista, a partire dai processi produttivi per arrivare fino al prodotto
  • Integrazione: l’azione dell’impresa deve essere coordinata in ogni area, puntando a obiettivi e a valori chiari e condivisi. 

La RSI e l’employer branding 

Oggi giorno le aziende non possono più trascurare la Responsabilità sociale d’impresa: a spingere in questa direzione, oltre alle istituzioni, sono gli stessi consumatori, gli investitori, nonché i dipendenti e potenziali tali. Nel mondo del lavoro, infatti, i giovani oggi cercano realtà con una cultura aziendale basata sulla responsabilità sociale e ambientale.  


In un momento storico in cui attrarre talenti risulta particolarmente difficile, la Responsabilità sociale d’impresa permette di migliorare in modo concreto il proprio employer branding, insieme ad altre azioni come la creazione di una migliore candidate experience, l’investimento in benefit aziendali apprezzati come i come i buoni pasto Repas e una buona strategia di comunicazione online e offline.   

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