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Negli ultimi anni, la competizione per attirare talenti qualificati è aumentata e le aziende devono fare sempre di più per distinguersi e diventare il datore di lavoro ideale. Proprio per questo motivo, oggi l’employer branding è diventato un elemento chiave nella strategia di gestione del personale ed è ampiamente utilizzato dalle aziende per attrarre, coinvolgere, fidelizzare i migliori talenti. Scopriamo di più. 

Cos’è l’employer branding  

L’employer branding si riferisce alla reputazione che un’azienda ha come datore di lavoro e a come viene percepita dai potenziali candidati. È il modo in cui l’azienda comunica e promuove la sua cultura aziendale, i valori, le opportunità di crescita e sviluppo, i vantaggi e i programmi per i dipendenti.

Una strategia di employer branding dev’essere mirata a creare e comunicare un’immagine aziendale accattivante per il target di riferimento (i talenti desiderati) e distinta da quella delle altre aziende del settore, per riuscire ad attrarre i professionisti migliori.

Questa strategia di marketing a lungo termine nacque negli anni ’90 del XX secolo in seguito all’aumento della competizione per il reclutamento dei professionisti più qualificati, alle sfide poste dalle nuove tecnologie e alle esigenze delle nuove generazioni di lavoratori.

Perché una strategia di employer branding è importante  

Le organizzazioni si sono ormai rese conto che, per attirare i talenti migliori, offrire un salario competitivo non è sufficiente e occorre creare un’identità aziendale ben definita. L’employer brand, infatti, incide molto sulle scelte dei potenziali candidati. Secondo una ricerca di LinkedIn:


  1. Il 75% dei professionisti effettua ricerche sull’azienda prima di candidarsi per un lavoro al suo interno.  
  1. Il 52% dei candidati cerca informazioni sul sito aziendale e sui profili social dell’organizzazione. 
  1. Il 69% dei professionisti non si candida se non gli piace ciò che vede, anche se attualmente non sta lavorando. 

L’employer brand è diventato quindi un fattore che influenza profondamente le decisioni dei talenti, e creare un’immagine positiva dell’azienda è fondamentale per riuscire a attirare candidati validi. 

Come creare una strategia di employer branding efficace 

Una strategia di employer branding efficace presenta più fasi.  

1. La valutazione dei bisogni del target 

Per creare un employer brand efficace occorre per prima cosa considerare quali sono gli aspetti più apprezzati in un ambiente lavorativo.   

Il cambio generazionale odierno ha portato con sé valori diversi rispetto alle generazioni precedenti. I Millennial e la Generazione Z cercano lavori significativi, che siano allineati con i loro valori personali e che offrano opportunità di crescita e sviluppo. I giovani lavoratori ricercano inoltre flessibilità oraria, un maggiore equilibrio vita-lavoro, un ambiente lavorativo sereno, e tengono in considerazione anche la responsabilità sociale d’impresa, ossia i suoi valori etici.  

2. La creazione di una Employer Value Proposition 

Una volta considerato ciò che attrae i talenti, le aziende devono valutare la propria identità e sviluppare una Employer Value Proposition che risuoni con le aspettative del target di riferimento, che sia coerente i propri obiettivi di posizionamento sul mercato e la propria realtà interna. Una EVP descrive come l’azienda vorrebbe essere percepita in qualità di datore di lavoro ed è costituita da un insieme di valori e benefit.  

3. La comunicazione  

Una volta definita la propria EVP, è fondamentale comunicarla in modo coerente su tutti i canali a disposizione dell’azienda: sito internet, social network, ecc. Come abbiamo visto, infatti, sono tantissime le persone che cercano informazioni online prima di inviare la propria candidatura.   

L’importanza degli ambassador per l’employer brand 

Un elemento da non sottovalutare nello sviluppo dell’employer branding è l’impegno dei dipendenti come ambassador dell’azienda: i lavoratori soddisfatti e coinvolti sono infatti i migliori promotori dell’employer brand. Per questo è importante fornire ai lavoratori un insieme di gratificazioni e benefit che li invitino a restare in azienda e li facciano sentire orgogliosi di farne parte.  

Repas per la tua strategia di employer branding 

I buoni pasto possono aiutare a promuovere un’immagine di azienda moderna, attenta alle esigenze dei propri dipendenti. Quando un’azienda offre questo tipo di benefit, infatti, dimostra di apprezzare il lavoro dei propri dipendenti e di premiarli con un supporto economico tangibile. In conclusione, quindi, i buoni pasto possono fare parte di una strategia di employee branding efficace. 

Entrando nel mondo di Repas, partner solido e affidabile per la fornitura di buoni pasto e servizi welfare, le aziende possono permettere ai dipendenti di ricevere il 100% dell’importo erogato rispetto all’indennità in busta paga oltre a un supporto concreto al reddito familiare.  

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