Employer Value Proposition (EVP) ed Employer Branding sono due concetti strettamente collegati. Per un’azienda creare una EVP efficace è importante per assicurarsi i talenti migliori e trattenerli nel tempo. Vediamo di cosa si tratta e perché è importante.
Employer Value Proposition: cos’è
Definisce il posizionamento di un’azienda all’interno del mercato, ne riflette i valori e rispecchia il contesto strategico nel quale si è sviluppata: è la cosiddetta Employee Value Proposition, più precisamente quel complesso di valori unici e benefit che un’impresa è in grado di offrire ai suoi dipendenti (un ottimo ambiente di lavoro, una buona retribuzione, un clima aziendale positivo, equilibrio tra vita privata e lavoro, opportunità di sviluppo). Lavorare non vuol dire solo svolgere delle mansioni e ricevere uno stipendio, ma significa anche offrire all’azienda competenze, tempo, attenzione e dedizione in cambio di un contesto che si dimostri all’altezza delle necessità del lavoratore e lo soddisfi rendendolo produttivo.
L’Employee Value Proposition non è altro che la somma di questo scambio reciproco, è quello che ogni azienda deve fare per soddisfare le aspettative e le esigenze di ogni dipendente.
Perché l’Employer Value Proposition è importante
L’EVP è un concetto relativamente moderno, sviluppatosi sul finire degli anni ’90. In un mercato sempre più competitivo come quello contemporaneo, è importante sviluppare una cultura aziendale al passo con i tempi e capace di rispondere ai bisogni dei lavoratori.
Una buona Employer Value Proposition da un lato permetterà all’impresa di essere attrattiva verso i talenti più giovani, qualificati e promettenti, dall’altro migliorerà il tasso di retention dei dipendenti dell’azienda: questi ultimi si sentiranno valorizzati e apprezzati all’interno di un ambiente di lavoro capace di soddisfarne aspettative e bisogni, di conseguenza le loro performance miglioreranno e saranno incoraggiati a rimanere in azienda senza cercare opportunità altrove. L’EVP crea in questo caso senso di appartenenza e fedeltà all’azienda, riduce il tasso di turnover e i costi associati alla sostituzione del personale. Gli effetti di un EVP forte sono evidenti: l’employee engagement cresce, la produttività aumenta e anche la percezione del brand migliora creando una reputazione positiva.
Come creare un’Employer Value Proposition
Quali sono i fattori su cui costruire un’Employer Value Proposition vincente? Per capirlo possiamo prendere in considerazione i risultati emersi da numerose ricerche che illustrano cosa cercano i giovani nel lavoro e individuano quali sono, quindi, le caratteristiche di una realtà aziendale che spingono i talenti a scegliere una determinata azienda e a rimanerci.
Riassumendo, un dipendente è più propenso a scegliere e a rimanere in un certo posto di lavoro se a una buona retribuzione si accompagnano anche un’atmosfera gradevole, un buon equilibrio tra lavoro e vita privata, il giusto riconoscimento e delle buone opportunità di crescita professionale. A ciò si aggiunge spesso l’attenzione verso la sostenibilità e l’ambiente. L’assenza di alcune di queste condizioni rischia di creare un clima lavorativo frustrante, che a lungo andare potrebbe indurre il dipendente ad abbandonare l’azienda e a cercare altre opportunità.
Per poter realizzare un’offerta lavorativa di qualità, l’Employer Value Proposition di un’azienda deve quindi tenere conto di tutti questi elementi. Ecco alcuni suggerimenti per crearne una di successo:
- Farsi le domande giuste sulla attuale situazione aziendale: quali politiche si adottano per garantire il giusto equilibrio lavoro-vita privata? Perché un lavoratore dovrebbe scegliere proprio la nostra azienda e non un’altra? La reputazione è buona? La politica aziendale è adeguatamente trasparente? I nostri dipendenti sono soddisfatti?
- Offrire una retribuzione interessante: lo stipendio non è tutto, ma rimane una delle principali ragioni per cui un lavoratore sceglie un’azienda invece di un’altra.
- Garantire un ambiente di lavoro in cui gli spazi siano funzionali non solo allo svolgimento del lavoro in sé, ma anche al benessere e alla socialità.
- Creare una cultura aziendale positiva e condivisibile non solo all’esterno ma anche dai dipendenti. Un esempio? Promozione della diversità, politiche sostenibili in difesa dell’ambiente e opportunità di carriera gratificanti.
- Garantire stabilità e sicurezza: il lavoratore deve avere la possibilità di crearsi un futuro e vivere in un ambiente di lavoro che condanni le discriminazioni e rispetti le norme affinché non si verifichino incidenti.
- Proporre benefit aziendali più adatti alla propria realtà e alle esigenze dei propri dipendenti: molto apprezzati sono, ad esempio, i buoni pasto, che sono in grado di aumentare il potere di acquisto dei propri collaboratori.
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