Cos’è il coinvolgimento dei dipendenti di un’azienda e perché è importante coltivarlo? Ecco tutto quello che c’è da sapere sull’employee engagement e quali sono le strategie giuste per migliorarlo: dalle politiche di welfare aziendale alle tipologie di leadership, fino alle iniziative di formazione.
Cos’è l’employee engagement
Più un lavoratore sarà coinvolto dalla cultura aziendale dell’organizzazione in cui lavora, condividendone valori e obiettivi, più sarà produttivo e meno sarà propenso a dimettersi. È in questi casi che parliamo di employee engagement, un anglicismo usato per indicare il grado di coinvolgimento dei dipendenti in azienda.
In sostanza, l’employee engagement serve a misurare quanto i collaboratori siano coinvolti nel loro ambiente lavorativo e quanto siano motivati a contribuire al successo dell’azienda. Un dipendente coinvolto rappresenta una risorsa preziosa: più sarà soddisfatto del contesto lavorativo, maggiore sarà la possibilità di percepire la rilevanza del proprio ruolo all’interno dell’organizzazione stessa. Si sentirà infatti parte attiva dell’impresa, aumenterà il suo livello di soddisfazione, e sarà quindi più stimolato a lavorare bene. In termini pratici, l’engagement dei dipendenti si traduce in una migliore produttività aziendale, prestazioni professionali più performanti, minor turn-over e in aumento delle vendite e dei profitti.
Le strategie per migliorare l’engagement dei dipendenti
Ma come migliorare l’engagement in azienda? Non esiste una ricetta segreta, ma a volte bastano alcune semplici strategie per aumentare la soddisfazione del dipendente e di conseguenza il suo coinvolgimento in azienda.
Ecco di seguito alcune azioni che è possibile mettere in atto per raggiungere questo obbiettivo.
L’importanza del Life-long Learning
In poche parole, offrire formazione continua. Il Life-long Learning (o formazione permanente) è uno dei pilastri dell’employee engagement.
Avere professionisti altamente qualificati e sempre aggiornati è uno dei principali obiettivi per ogni azienda che si rispetti: offrire ai propri dipendenti opportunità di formazione è un investimento non solo per il lavoratore ma anche per l’azienda stessa, che solo permettendo ai suoi collaboratori di aggiornare le proprie competenze avrà la possibilità di rimanere al passo con i tempi e garantirsi un posto in prima linea nelle sfide del futuro. Nello stesso tempo, i lavoratori percepiranno l’investimento dell’azienda verso di loro, fatto che li farà sentire più apprezzati.
Per questo è importante investire in iniziative di formazione continua, meglio se personalizzate per andare incontro alle specifiche esigenze di un lavoratore o di un gruppo di lavoratori. Gli strumenti più utilizzati sono:
- tradizionali sistemi di insegnamento: frontale, in e-learning o supportati da sessioni di tutoraggio tra dipendenti senior e junior;
- attività di team building: contest e giornate ludiche, caffè virtuali o eventi aziendali per consolidare le relazioni tra i vari membri del gruppo e rafforzare la capacità di lavorare in squadra.
Migliorare il welfare aziendale
Mettere in atto un buon sistema di welfare aziendale è un altro strumento per migliorare l’engagement dei dipendenti. Offrire un supporto che permetta ai lavoratori di conciliare nel migliore dei modi possibili le proprie esigenze familiari con quelle lavorative è la dimostrazione di quanto l’azienda sia attenta ai bisogni dei suoi lavoratori. Le misure di welfare aziendale più diffuse e utili sono ad esempio:
- i buoni pasto;
- l’assicurazione sanitaria integrativa;
- flessibilità oraria e forme di lavoro agile;
- il rimborso delle spese di viaggio e delle spese sostenute per l’istruzione dei figli;
- la previdenza complementare.
Lo smart working
Tra le strategie essenziali per raggiungere un buon livello di employee engagement e aumentare la soddisfazione dei dipendenti, soprattutto più giovani, mai sottovalutare la possibilità di migliorare l’equilibrio tra vita privata e lavorativa, il famoso work-life balance. Lo smart working è il principale alleato della flessibilità, contro il tradizionale orario d’ufficio, che non sempre permette di conciliare vita privata e lavorativa.
Lavorare fuori dalla sede di lavoro per alcuni giorni alla settimana aumenta il livello di gradimento dell’ambiente lavorativo. I motivi? Meno ore nel traffico, in particolare nelle grandi città, più tempo per la famiglia e per se stessi, ma anche lavoratori più concentrati e meno spese per mantenere l’ufficio.
Nuovi modelli di leadership
La rivoluzione portata dallo smart working, che svincola la produttività dalle logiche della presenza in ufficio, ha inevitabilmente incoraggiato anche una trasformazione dei modelli di leadership. I più moderni sono un altro strumento fondamentale per aumentare l’engagement in azienda. Via le vecchie organizzazioni gerarchiche e piramidali, spazio invece a modelli organizzativi che incentivano la collaborazione e il lavoro in squadra, premiando il raggiungimento degli obiettivi più che il tempo passato alla scrivania.
Employer branding
Un altro step non meno importante degli altri è quello di offrire ai dipendenti un’immagine aziendale in cui possano facilmente identificarsi e che siano orgogliosi di diffondere. Come? Comunicando in maniera trasparente ed efficace la propria cultura aziendale, ovvero creando e rafforzando un brand identity da trasmettere attraverso i canali più idonei.
Con una buona strategia di employer branding e un’immagine solida della propria identità, un’azienda sarà in grado di stimolare il senso di appartenenza dei dipendenti e risulterà più attrattiva verso nuovi talenti.
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